domenica 4 febbraio 2007

nomadismo commerciale


Milano, il centro dell'economia italiana, Fiera Milano, l'impero del consumo.Monti di plastica e neve di polistirolo, traffico di carrelli, corsie gialle senza mattoni. aria di tempera e finestre multimediali. Gente come mio marito è qui a spaccarsi la schiena per tirare su delle nomadi tende del consumo che si spegneranno tra 5 giorni, verranno smontate, impacchettate, smaltite o immagazzinate altrove. Gente come me è stata a pensare a quale colore dare alla moquette, a cosa scrivere sotto il logo, per poter spingere la gente a comprare.
è questo il senso di tutto quel daffare, alla fin fine, e fa il rumore dello scotch che stride srotolandosi, per sprigionare milioni di depliant di carta che invaderanno le sporte dei visitatori di domani.
Io che sono rimasta fino a tardi ad allestire, ho lavato il pavimento dello stand di uno dei miei clienti. Le uniche persone che lo hanno fatto stasera, che spuntavano dalle porte dei bagni, dai corridoi oramai bui, cariche di scopettoni e stracci con le rotelle, erano GENTE DEL SUD, del sud del mondo, africani soprattutto, donne con le teste fasciate di foulard corposi, infreddolite, uomini magri con la barba incolta, dal sorriso bianco.
mi fa paicere essere stata come loro

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