lunedì 21 settembre 2009

ON THE ROAD #3 - Tuba City/Monument Valley\Las Vegas - AZ UT AZ NV


Come resistere alla tentazione di sentirsi per un giorno come John Ford, cercando l'inquadratura perfetta nella Monument Valley? Non c'e' modo, ve lo dico io.
Abbiamo preso la nostra missione di viaggio molto sul serio e anche oggi sveglia alle sei per affrontare gli 800km in programma. Prima tappa, Monument Valley. Un insieme di roccie e deserto, icona dell'industria cinematografica western, un luogo stranoto ai nostri occhi, che si dischiude sotto lo sguardo senza passare attraverso nessuna pellicola o tubo catodico. E' possibile entrare direttamente in auto, immergendosi completamente nel paesaggio, sporcandosi di terra e mangiando la polvere rossa che il vento alza di continuo, mulinando. La bellezza dello scenario, unita al desiderio di ripercorre le immagini gia' fisse nella memoria, sucitano in noi una mania fotografica incontrollabile, alla continua ricerca dell'angolazione, della luce, e della posa migliori. Ci sentiamo molto fortunati ad avere la possibilita' di esplorare questo luogo, Angelo scopre che c'e' una eco che risponde tre volte, e Ciore che anche qui fumarsi una sigaretta da le sue soddisfazioni.
Siamo al confine con lo Iutah e ci rimettiamo in viaggio consapevoli di dover attraversare l'Arizona per arrivare in Nevada, a Las Vegas per la precisione, dove ci aspetta finalmente un hotel 4 stelle che abbiamo avuto il tempo di prenotare stamattina con Expedia. Durante la settimana a Las Vegas e' possibile vivere da re con poco, noi spendiamo 122$ in totale per per 2 notti in un 4 stelle con casino' e piscina.
Il viaggio e' davvero lungo, ci fermiamo in un ristorante gestito da indiani, dove Ciore prende un panino nella sua continua ricerca di un Grande Hamburger, Angelo inorridisce davanti a delle Ribs (costolette) ricoperte di salsa dolciastra marrone (credo Barbecue), ed io mi concedo un piatto leggero a base di riso.
L'Arizona e' uno stato veramente deserto, lungo la strada piccole cittadine il cui centro e' costituito da una pompa di benzina e un McDonald's...ed e' gia' buio quando improvvisamente davanti a noi un posto di blocco, forse il confine di stato, dove un tizio ci ispeziona l'auto con una torcia e ci lascia passare. Dopo qualche tornante di fronte a noi si apre uno scenario lunare, e' la Hoover Dam, la diga che fornisce acqua ed elettricita' al Nevada, costruita nel 1913, gioiello della tecnologia e oggetto di visite guidate. Di notte somiglia alla Darsena di Matrix ed e' tanto affasciante quanto inquietante.
Finalmente dietro alle montagne si intravede un alone luminoso, devono essere le luci di L.V., che immediatamente dopo ci appare in lontananza in tutta la sua assurda luminosita' in mezzo al buio deserto.
Arriviamo in citta' e attraversiamo lo Strip, Las Vegas Blvd, pieno dei famosi Hotel e delle altrettanto note insegne al neon. Lo spettacolo e' impressionante, siamo increduli di fronte a tanta fantasia e a tanto assurdo luccichio. Tutto si muove, brilla e fa musica: un clown gigante in neon colorato, schermi con animazioni 3d, spettacoli dal vivo, fuochi d'artificio, fontane danzanti, tutto costruito per creare il parco di divertimenti per adulti piu' famoso al mondo.
Il nostro albergo non e' da meno, casino' e ristoranti al piano terra, dove Ciore ha il coraggio di prendere la pasta mentre Angelo e io ordiniamo cosce di granchio, che qui, visto che sono troppo light, usano inzuppare nel burro fuso.
Decido di godermi la nostra camera gigante, mentre i ragazzi scendono al casino'. Decideranno di fare una costosissima escursione in taxi a DownTownm con un taxista che li portera' con quel sorrisetto malizioso, di chi e' abituato a vedere il turista maschio approfittare della legalita' della prostituzione in Nevada. In realta' berranno qualcosa, giocheranno per vincere i soldi delle sigarette, che qui costano un occhio, e rientreranno alle tre.

Nessun commento: