martedì 22 settembre 2009

Da Las Pratolas a Las Vegas



A tutti quelli che come me storcono il naso quando gli si propone di visitare un posto come questo, un luogo di divertimento edulcorato, una Sin City dove la gente indossa magliette con scritto "proud to be a sinner", voglio dire che ci si diverte un mondo lo stesso. E' fatta apposta, e non si puo' resistere!
Finalmente ci svegliamo tardi, prendiamo l'auto diretti allo Strip, la magica strada di Las Vegas. Parcheggiamo l'auto vicino allo Showcase, un palazzo pieno di negozi che si distingue per una bottiglia di coca-cola gigante sul davanti, e ci infiliamo subito nel piu' grande albergo d'America, MGM dell'omonima casa di produzione. E' una citta' intera, con le sue attrazioni interne, i suoi ristoranti, come il Rain Forest, con tanto di acqua da tutte le parti, scimmie, alligatori, fiori foglie e farfalle finti e semoventi. Ma ci sono anche dei leoni veri in un habit ricostrutito, che camminano su un tunnel trasparente che si puo' attraversare! Scopriamo che il buffet per il pranzo costa solo 18$ e decidiamo di fare qui il nostro pasto del giorno. E finalmente mangiamo bene, e di tutto, a piu' non posso, persino la pasta e' ottima!
Ma l'aria condizionata negli interni di Las Vegas e' davvero insopportabile, si ha la sensazione di entrare nel reparto frigo del supermercato e doverci restare a forza. A fine pranzo, al buffet di dolci, battiamo i denti, e siamo ansiosi di uscire in strada, dove fa il vero caldo secco del deserto, per rimettere in circolo il sangue ibernato.
Passiamo l'intero pomeriggio e tutta la sera cosi', entrando ed uscendo dagli alberghi. E' incredibile che un hotel possa essere un luogo di divertimento. Qui sono a tema, e nell'interno si ricostruisce fedelmente la realta' alla quale si ispirano, come il Venetian, con piazza S.Marco e il Canal Grande, dove turisti in gondola si fanno portare a spasso dai gondolieri che intonano "volare". Al New York New York, oltre alla statua della liberta' e all'Empire State Building, all'interno le ricostruzioni permettono di scegliere se pranzare nell'interno del ristorante o all'aperto (finto!). Sembra di stare nel film The Truman Show, tutto e' finto ma la gente sembra non rendersene conto, godendone senza pensiero. Applaude agli spettacoli d'acqua della fontana del Bellagio (inutile sottolineare a quale citta' si ispira), ell'eruzione del vulcano del Mirage, allo spettacolo di pirati del Treasure Island, e cena nel ristorante nella Tour Eiffell del Paris Hotel.
Imbambolati da tanta fantasia e dal culto del divertimento di questa citta', facciamo km a piedi per vedere il piu' possibile. Angelo e Ciore vanno collezionando figurine hard, che vengono distribuite a migliaia sul Blvd visto che qui la prostituzione e' legale come il gioco d'azzardo. Qui si puo' fare di tutto, e tutto e' aperto 24 ore al giorno, gli alberghi fanno a gare per attrarre...diciamo il contrario di Pratola Serra, un paesino vicino a Tufo, che per forza di contrasto e' stato soprannominato dai Tufesi Las Pratolas. Oggi il pensiero va spesso ad Amerigo e Salvatore, 2 colleghi di Angelo e Ciore, che inizialmente dovevano fare il viaggio con noi...alloggiano a Pratola Serra e in questo momento stanno interagendo con Las Pratolas mentre noi con Las Vegas. Aggiungo una parola: "lezzecare", che Ciore dice di continuo, ma non la conosco, forse significa "rosicare".
Comunque siamo distrutti da tanto roteare e a mezzanotte siamo al South Point Hotel, il nostro hotel, dove io mi metto a letto, mentre i ragazzi scendono al casino'.
Vinceranno e perderanno, ma soprattutto berranno, perche' a quanto pare le bevute sono gratis per chi gioca. Non riusciranno bene a capire come mai, visto che era for "free", fossero gli unici ad essersi ubriacati..italiani!!!


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