giovedì 17 settembre 2009


Stufi della misera colazione del Super 8, oggi ci dedichiamo alla forse unica esperienza culinaria americana che valga la pena di fare: il breakfast! Catena IHOPE, un classico diner, che ci lascia sperare gia' dal nome, pulito e con il menu' gigante con foto a colori (utilissimo per capire cosa ordinare), dove prendiamo bacon, eggs, omelette, salsicce, pancake e frenchtoast. Naturalmente salteremo il pranzo, ma almeno staremo senza pensieri perche' trovare qualcosa di appetibile in giro ci sta costando fatica.
Questa citta' e' davvero sconfinata, 1200km quadrati che si estendono a macchia d'olio, ed ogni spostamento implica almeno un'ora di auto. Qui, come nel resto degli USA, si puo' fare tutto dalla macchina, andare in farmacia, a pranzo, a cena, meno in bagno, non l'hanno ancora inventato il Restroom Drive Throu?
Oggi facciamo tappa a Hollywood Blvd, con il famoso marciapiede a stelle: il quartiere ha un cattivissimo odore, ma e' pieno di negozi strambalati e meravigliosi, che fanno per la maggior parte bella mostra di scarpe con la zeppa, costumi di scena (anche hard) e parrucche. Si incontra gente strana, tipo una signora di colore, con parrucca bionda e tanto di cerone bianco in viso, o figuranti vestiti da personaggi famosi, tra cui una Marilyn un po' passatella che ha destato orrore in Angioletto e Ciore.
Recuperata l'auto, secondo noi e' ora di vedere l'oceano e caso mai fare il bagno, ma raggiunta la famosa Long Beach ci rendiamo conto che sara' difficile per due motivi: 1. qui fa freddo, mentre in citta' si moriva di caldo: 2. l'acqua e' color marrone, mentre quella di Salerno almeno da sul grigio, la spiaggia e' di certo Long, ma e' piena di cani che scorazzano con i loro padroni. nessuno o quasi fa il bagno e a noi veramente ci e' passata la voglia.
Long Beach Down Town pero' e' molto carina e animata, la sua strada principale Second Street piena di negozi e ristoranti. facciamo merenda da Sturbucks, e di nuovo in macchina, alla volta di S.Diego. Solo 150 km di Highway non corrispondono di certo a quelli fatti per andare da un lato all'altro di L.A..
Lasciata la civilta', ci imbattiamo in un tratto di costa deserta, dove la vegetazione rada e il cielo plumbeo creano un'atmosfera inquietante.
L'arrivo a S.Diego e' carartterizzato dalla ricerca di un Motel, e visto che il Super 8 ci ha veramente deluso (abbiamo ancora i vestiti che puzzano di fumo), stavolta spendiamo esattamente il doppio per alloggiare al Best Western, profumato e pulito.
E per cena...Black Angus, a base di carne argentina.
In albergo, Ciore e' obbligato alla veglia fino a che non mi addormento, i suoi russamenti notturni ricordano gli effetti sonori di Jurassik Park, e non c'e' verso di svegliarlo una volta che attacca!!!

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