giovedì 17 settembre 2009

That's Entartainment


Gli Americani sono i migliori intrattenitori del mondo? Se siete amanti dei film holliwoodiani e delle classiche "americanate", allora la risposta non puo' che essere si'. Lo conferma anche la nostra visita agli Universal Studios, tappa obbligatoria della visita a Los Angeles. L'ingresso e' costoso, ma si trovano sconti sui biglietti dappertutto, sulle patatine o sulle lattine di coca-cola. Il nostro sconto me lo sono procurato semplicemente facendo la lunga fila, come regalo da un simpatico avventore. Incredibile il tour degli Studios con il pulmino, nel tragitto si assiste ad un alluvione, si viene coinvolti in un incidente in un tunnel della metro, si attraversano le acque (con tutto il pulmino!!!), si incontra de visu "Lo Squalo" e si viene allucinati in una visita alle tombe della Mummia. Divertente anche lo show che svela i trucchi degli effetti speciali, e il ride a Jurassic Park, con tanto di colpo di scena finale. Il tutto condito dalla bravura delle guide, sopravvissute forse ad un mancato successo nel cinema, danno davvero il meglio di se', protagonisti "n" volte al giorno dello stesso giro. Spettacoli d'acqua con stuntman ed incendi scenografici controllati non hanno saputo risvegliare in noi l'entusiasmo destato dal Simpson Ride. Perfettamente contestualizzato, come colori, scenografia e racconti a cartoni introduttivi nella puntata dei Simpson dedicata alla visita di CrustyLand, e' un incredibile viaggio tridimensionale sulle montagne russe, con movimenti, schizzi d'acqua e traballamenti. Un'esperienza realistica, originale ed entusiasmante che ci ha veramente stupito!!!
Dopo aver fatto il pieno di questo puro e godibile intrattenimento abbiamo visitato parte di Mulholland Drive, famosa strada che ha dato il nome al film di D. Lynch, e che con nostra sorpresa non e' asfaltata fino alla fine! In quella parte si gode di un bel panorama.
Finiamo la serata a Santa Monica, sull'oceano, in cerca del ristorante di Svarzy, che chiaramente ha chiuso due anni fa (maledetta guida Mondadori!), ed ha lasciato il posto al Cache Restaurant, molto chic e abbordabile. Ci ha accolto nella sua atmosfera elegante vestiti "da giorno" in canottiera e pantaloncini. Da bravi italiani i miei eleganti accompagnatori volevano sparire...

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